29.9.10

Dal 19 settembre il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano ha 20 nuovi Ambasciatori affettivi.
Si è appena conclusa la seconda edizione di Orizzonti Circolari - Ambasciatori del terzo millennio, progetto sviluppato nell’ambito di Parco nel Mondo, in collaborazione con le Regioni Toscana ed Emilia Romagna e rivolto alle giovani generazioni discendenti degli emigrati che hanno lasciato le quattro Province del Parco Nazionale e oggi vivono in tutto il mondo. 

I venti ragazzi selezionati quest’anno per il soggiorno alla scoperta della terra dei propri antenati rappresentano sei diverse nazioni: sei vivono in Argentina, tre in Venezuela, otto in Brasile, una in Cile, uno in Uruguay ed una in Australia. Insieme ai partecipanti dello scorso anno saranno Ambasciatori del Parco Nazionale nelle comunità in cui sono nati, rappresentano la terza e la quarta generazione di italiani residenti all’estero e vivono in aree dove la percentuale di discendenti di emigrati italiani è altissima. Oltre a parlare la lingua italiana e ad essere originari dell’Appennino esprimono competenze professionali di tutto rispetto, in alcuni casi particolarmente adatte a sviluppare rapporti con il Parco: tra loro ci sono, ad esempio, un architetto, una biologa ed una giornalista brasilane, il rappresentante di un consorzio turistico dell’Uruguay, una maestra di sci alpino ed una fotografa argentine, una guida turistica del Venezuela; mentre i più giovani che studiano ancora frequentano facoltà come gastronomia, scienze della comunicazione ed ingegneria.
Il soggiorno iniziato il 5 settembre scorso, ha permesso ai giovani partecipanti di conoscere il territorio dei sedici Comuni che compongono il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, con le sue caratteristiche naturalistiche, storiche, culturali ed economiche, facendo tappa anche nelle vicine città di Parma e Lucca, oltre che alle Cinque Terre con la visita a Manarola e Riomaggiore. Il compito di questo gruppo, una volta rientrato nelle città di residenza, è diventare portavoce dell’Appennino, realizzando progetti promozionali e diffondendo l’identità di quel territorio che avevano sentito nominare dai nonni, ma che non avevano mai conosciuto di persona. Chi di loro era già stato in Italia infatti, aveva visitato le mete turistiche tradizionali, questa volta invece hanno scoperto un’Italia diversa, ma di grandissimo valore, qui in Appennino. Sono state due settimane dense di esperienze e di emozioni, trascorse tra escursioni in montagna sul monte Sillara, sulla Piera di Bismantova e sul monte Ventasso, alternate a lezioni sulla fauna, e l’economia, a spazi dedicati alla storia e alla cultura come la visita a casa Bertolucci di Casarola o al castello di Canossa e visite alle produzioni tipiche come il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma. Giornate molto intense che hanno lasciato ai ragazzi un nuovo bagaglio di conoscenze che adesso desiderano trasmettere alle loro comunità, operando soprattutto nelle associazioni di italiani all’estero di cui tutti loro fanno parte. Prima della partenza infatti hanno consegnato le proposte di progettualità futura, che verranno sviluppate nei prossimi mesi in coordinamento con lo staff di Parco nel mondo; grazie a queste attività il territorio del Parco Nazionale troverà nuovi spazi e opportunità di visibilità e pubblicizzazione nelle sei nazioni in cui risiedono i ragazzi, che hanno sfruttato al massimo l’opportunità rappresentata da Orizzonti Circolari e dimostrano un grande entusiasmo e la volontà di lavorare, insieme ai venti ragazzi che hanno partecipato all’edizione 2009 del progetto, per portare un contributo positivo ad una terra che sentono come la propria casa.
Ecco i nomi dei nuovi Ambasciatori affettivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: Dal Brasile Erika Alberti Grassi, Pedro Andreoli Rezende, Clarisse Boni de Oliveira, Paula Colpo, Monica de Cassia Bonaldi, Samira Freitas Guidi, Meridiey Leite de Melo, Bianca Sassi de Queiroz Pereira. Dall’Argentina Soledad del valle Matula, Rocio Ibarguren Cavalca, Emilio Eduardo Leni, Natalia Mac Intosh, Brunella Piccolo, Maria Florencia Tomaghelli. Dal Venezuela: Antonio Peranzi, Bruno Borsi Mililli e Leonardo Gerulewicz Vannini. Dal Cile Fabiola Venturelli Duch. Dall’Uruguay Sergio Gabrielli. Dall’Australia Jeanette Clabassi.

da www.parconelmondo.it 

27.9.10



I '10 HP' sul palco del Auditorium Flaiano durante la premiazione. 
di Laura Barocci


Si è conclusa sabato 25, all'Auditorium Flaiano, con grande successo, la seconda edizione del G.R.I.F. Gallirecords Italia Festival, organizzato dalla Gallirecords etichetta discografica indipendente, in collaborazione con Radio STUDIO5 e con il patrocinio dell'Assessorato al Turismo e Grandi Eventi del Comune di Pescara e della Provincia della città di Pescara.
Dice l’assessore al Turismo Berardino Fiorilli commentando la manifestazione: “Rinnovato il successo dello scorso anno, stiamo gia' pensando di trasformare il G.R.I.F. in un evento estivo, da farsi allo Stadio del Mare, all'aperto”. Quest’anno sono stati oltre 200 gli artisti che hanno inviato i loro brani per l'ammissione alle selezioni, e le domande sono pervenute da ogni parte d'Italia. Di questi, 80 hanno preso parte alle selezioni in studio.
Sette i finalisti che si sono esibiti nella serata di sabato scorso: Lea Esposito dalla Campania, i Reverse Hole dall’Abruzzo, Alessandro Pucci dall’Umbria, i Terzina col Punto, dall’Abruzzo, gli PsycoDubFunkers dalla Puglia, Mecco Villani dalle Marche e i 10Hp dalla Sicilia, questi ultimi, in finale per la seconda volta quest’anno si sono aggiudicati la vittoria.
 Anche quest'anno, il festival e' stato presentato da Marco Papa, questa volta coadiuvato dalla graziosa e frizzante presenza di Alice Lizza.
Rocco n'Rollo, Ambramarie, Alice Lizza e Marco Papa
I due, nonostante siano stati “disturbati” dai numerosi interventi della star rock-popolare Rocco'n Rollo, hanno portato avanti la serata con l'ironia che li contraddistingue. Protagonisti sul palco di sketch esilaranti, i tre sono stati anche “spiati” da una telecamera indiscreta che ha rubato alcune divertenti scenette svoltesi nel pomeriggio prima dello spettacolo, mandate in onda su maxischermo. Il Festival ha dato spazio e voce ai più disparati generi musicali, dal pop al rock, dal swing, allo stile chansonnieristico. I giovani concorrenti, provenienti da Puglia, Sicilia, Marche, Abruzzo, Umbria e Campania e scelti attraverso due mesi di dure selezioni in studio, effettuate presso la stessa Gallirecords, da esperti del settore, si sono esibiti con grande passione e professionalità, alla stregua dei veri Big.
Ospiti di questa edizione, i Tea for Four, vincitori del G.R.I.F. dello scorso anno, che hanno aperto la serata con “Terre” un brano davvero molto suggestivo, estratto dal loro album “Maree”. E poi, Adolfo De Cecco, cantautore abruzzese, i Tarzan-Helly, official band di Rocco n' Rollo, che insieme a lui hanno presentato in anteprima due brani dall'album in prossima uscita “The Pawaaa of Freketengu”. Special guest della serata, la rock star AmbraMarie, da X Factor 2008, voce calda e profonda per un'immagine che non si fa dimenticare, il tutto concentrato in una bionda ragazzina che ha grinta da vendere.
Psycodubfunkers - premiazione
La serata e' stata trasmessa in diretta da “Diretta Notte web”, in streaming e da TV6. Inoltre, e' andata in onda su piattaforma SKY – Abruzzo channel. Nel pomeriggio, il programma radiofonico “Ora Italia”, condotto e diretto da Magali' Pizarro, ha trasmesso in diretta con l'Argentina l'intervista a Laura Barocci, responsabile dell'ufficio stampa e promozione della Gallirecords, che ha parlato del significato della manifestazione e del panorama musicale in genere. Arduo il compito della Giuria, formata da rappresentanti delle principali testate giornalistiche, prestigiosi musicisti e docenti delle principali accademie abruzzesi, per la scelta dei vincitori. Alla fine della serata, l'Assessore al Turismo e Grandi Eventi, Berardino Fiorilli ha consegnato il premio assegnato dalla Commissione Artistica, presieduta da Angelo Valori, al vincitore assoluto della II edizione del G.R.I.F. , i “10HP”, band siciliana, composta da tre elementi che ha conquistato tutti con “L'ennesimo errore”, un brano in puro stile pop-rock, davvero trascinante.
Premio speciale della critica, assegnato dalla Giuria dei Giornalisti, presieduta da Walter Bucciarelli e consegnato dall'Assessore della Provincia di Pescara Roberto Ruggieri, è andato invece agli “Psycodubfunkers, band che arriva dalla Puglia. Studio5, la radio ufficiale del festival, trasmettera' un'intervista ai vincitori e mandera' in onda il brano G.R.I.F. 2010.

20.9.10

L'etichetta indipendente Gallirecords, con sede in Miglianico (CH), con il patrocinio del Comune di Pescara e in collaborazione con Radio Studio 5, presenta la seconda edizione del G.R.I.F. Gallirecords Italia Festival, il primo concorso musicale nazionale con sede in Abruzzo riservato agli artisti emergenti.
La serata finale avrà luogo a Pescara, il prossimo 25 settembre, nel contesto degli eventi della stagione estiva 2010. 
Il concorso G.R.I.F, primo in Abruzzo per dimensione e spessore, ha lo scopo primario di scoprire nuovi talenti fra gli artisti emergenti a livello nazionale. La presentazione del contest è affidata a Marco Papa e Alice Lizza, con interventi del cabarettista Rocco n' Rollo, entrato da quest'anno nel circuito di Colorado Caffe'. Ospiti della serata, la Rockstar Ambramarie (da X-FACTOR 2008), i Tea for Four, vincitori della scorsa edizione, il cantautore Adolfo De Cecco e i Tarzan-Helly band ufficiale di Rocco n'Rollo che, insieme al cabarettista, presenteranno il loro album in prossima uscita. La serata finale che si svolgerà presso l'Auditorium Flaiano, a Pescara, prevede l'esibizione di otto finalisti: 
Psycodubfunkers  (Bari),
10 HP (Enna), Re
verse Hole (Pescara), Terzina col punto (Chieti), Francesca D'Ausilio (Roma), Lea Anna Esposito (Salerno), Alessandro Di Cicco (Perugia),Francesco Villani (Ascoli Piceno). 
Il vincitore della manifestazione avrà diritto alla produzione di un Ep a carico della Gallirecords, alla diffusione del singolo nelle principali emittenti locali e nazionali e alla promozione per un anno. La serata finale sara' presenziata dal Vice Sindaco di Pescara, Beradino Fiorilli, dal Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e dall'Assessore della Provincia di Pescara, Roberto Ruggieri. 
Durante la serata è previsto un collegamento con il programma di radio 'Ora Italia',  trasmesso dalla Radio Nacional Argentina in tutta la Patagonia e sul web in tutto il mondo.  
L’evento sarà pubblicizzato da un’emittente televisiva regionale con spot trasmessi in varie fasce orarie e da RADIO STUDIO 5 con passaggi radiofonici fino alla serata finale.

18.9.10

"Ora Italia" e "Un Mondo D'Italiani" in diretta dal Teatro Arena del Sole di Bologna in occasione della consegna del premio 'Globo Tricolore' alle eccellenze italiane nel mondo organizzato dall'Associazione Italian Women in the World. Ai microfoni di Ora Italia le testimonianze di Patrizia Angelini, presidenta del Premio, Tiziana Grassi, studiosa di migrazione italiana e vincitrice per l'Italia, e Ferdinando Pezzoli, imprenditore emiliano-romagnolo residente a Santiago del Cile.
Sono arrivati a Bologna da sei paesi del mondo e dall’Italia gli artisti, imprenditori, giornalisti, professionisti che, grazie al successo conseguito all’estero nel segno dell’innovazione e della creatività, sono stati premiati dall’associazione Italian Women in the World, che li ha selezionati per la seconda edizione del Premio “IWW nel Mondo”. Dagli Stati Uniti è giunta la cantante che a soli 30 anni ha già conquistato il mondo, dal Sudafrica la reporter investigativa più coraggiosa e cara a Nelson Mandela; dalla Cina l’architetto che adatta il made in Italy alle esigenze asiatiche; dalla Spagna la designer di lusso per la clientela esclusiva del made in Italy; dall’Italia la studiosa di migrazione italiana e l’innovatore del monitoraggio meteorologico–ambientale; dal Cile, infine, l’imprenditore fornitore di importanti multinazionali.
“Lo scopo del premio – dice la presidente di IWW, Patrizia Angelini - è di promuovere il ruolo dei connazionali e degli italiani che operano sul mercato estero, attraverso la divulgazione di casi di successo personale e dare rilievo aggiunto all’impegno culturale ed imprenditoriale. Il riconoscimento è riservato ai connazionali residenti all’estero od oriundi, agli italiani che operano da e per l’estero, ai figli e discendenti di connazionali all’estero”.



È nata la collaborazione fra il Giornale di Cultura e Approfondimento ‘L’Italo Europeo’, con sede a Londra, e ‘Ora Italia’. Per la pubblicazione reciproca di materiale scritto da entrambi i giornali e la creazione di uno spazio in diretta dentro la nostra trasmissione per gli italiani nel mondo. ‘L’Italo Europeo’ è stato pensato e ideato nel 2000 dal Dott. Filippo Baglini che decide di fondare un giornale culturale Europeo raccogliendo da subito molti consensi anche all'estero per la libertà e originalità dei temi affrontati.

Nella puntata del giorno 11 settembre 2010...
Si parla di Economia: sulla decodificazione del  genoma del grano, un passo avanti per il settore agricolo. Leggi tutto...
Scienza e una probabile nuova teoria per la nascita dell’Universo. Leggi tutto...
Sul progetto dell'ItaloEuropeo con le scuole inglesi. Leggi tutto...


16.9.10

di Red. UMDI -

(UNMONDODITALIANI) Tiziana Grassi è stata candidata dal Direttore di UN MONDO D’ITALIANI, Mina Cappussi, per l’edizione 2010 del Premio Globo Tricolore. E l’ha vinto! In attesa della cerimonia di premiazione il 18 settembre, a cura della madrina del premio, Patrizia Angelini, UN MONDO D’ITALIANI ha intervistato Tiziana Grassi in esclusiva, nella sua bella casa, traboccante di personalità, momenti rubati, viaggi, attività vulcaniche e libri.
Tiziana Grassi, si aspettava un tale riconoscimento?
“Assolutamente no. Immagino che saranno giunte tantissime candidature e questo mi inorgoglisce ancor più. Non è un sogno, è “il” sogno che si realizza, a coronamento di anni di lavoro, sia in Italia che all’estero, dedicati agli Italiani nel mondo, come autrice televisiva a Rai International. Tra l’altro, colgo l’occasione per ricordare che Sportello Italia, ridotto così vistosamente negli ultimi tempi era, secondo me, non solo un notiziario, un programma di cultura,un contenitore, ma un progetto, un programma di servizio, che mi ha consentito, per anni, di stare a stretto contatto con i nostri connazionali, conoscere i problemi che ci segnalavano, sostenerli nelle piccole cose di ogni giorno. Si è trattato di una palestra di vita e della più straordinaria esperienza che poteva capitare ad una giornalista sul piano umano e professionale, per le opportunità che mi si sono presentate, di rendermi utile, concretamente, attraverso le rubriche e i professionisti messi a disposizione per le questioni più disparate, dalla pensione al fisco, dalla cittadinanza, alla salute. E se da una parte ciò mi ha consentito di rendermi utile, dall’altra questo enorme bagaglio di stimoli mi ha arricchita di un patrimonio umano incredibile”.
Lei ha una dedica speciale per questo premio, vero?
“Sì. Dedico simbolicamente il Globo Tricolore a quegli uomini e a quelle donne le cui storie ho raccolto in un Dvd, “Segni e Sogni dell’Emigrazione” e che mi hanno condotto in punta di piedi nel mondo della prima emigrazione, perché è grazie a quelle storie, che è cresciuta in me una passione travolgente, che coltivo come giornalista e come studiosa di fenomeni migratori”.
Cosa bolle nella pentola di Tiziana Grassi?
“In effetti è un pentolone doppio. In cantiere, infatti, ho un’altra, imminente opera di ampia portata, dedicata proprio all’emigrazione, che sto scrivendo a quattro mani con il direttore della vostra testata, Mina Cappussi, e che sarà presentata in occasione della ricorrenza del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Ma ne parliamo più in là”.
Propositi per il futuro.
“Il futuro è costituito dai sessanta milioni di oriundi ai quali la nostra attenzione deve essere necessariamente rivolta. Ho avuto la fortuna di collaborare, come autrice di contenuti scientifici per la società Dante Alighieri, alla organizzazione della Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani nel Mondo, che si è tenuta alla Fao, organizzata dal Ministero per gli Affari Esteri. Sono state affrontate le diverse macro aree tematiche, si è dato spazio ai 450 delegati, oriundi dai 18 ai 35 anni, provenienti da tutti i Paesi in cui c’è una comunità italiana. Un patrimonio umano di inestimabile valore.
Ci parlava di una trasmissione di servizio.
“A “Sportello Italia”, programma di Rai International, ci scrivevano segnalando quel bisogno di appartenenza di cui si è a lungo parlato. Li aiutavamo nelle pratiche per riacquistare la cittadinanza italiana, ma l’interesse deriva anche dalla necessità di chiudere il cerchio, venire in Italia a conoscere i luoghi originari dei nonni. Si riappropriavano, così, di un tassello importante della loro storia. Contattavamo le comunità d’origine, per ricreare quel tessuto connettivo capace di collegare idealmente quel vissuto, quel sentire che è l’origine italiana”.
C’è qualcosa che vuole dire, come italiana eccellente?
“Sento, come giornalista di dover lanciare una sfida, un appello alle istituzioni, da leggere come segnale che non può e non deve cadere inascoltato. Noi che viviamo in Italia, una terra di grande emigrazione, abbiamo il dovere morale di accogliere le richieste dei nostri emigrati, di ascoltarli, fornire risposte, rafforzare i legami esistenti, realizzarne di nuovi attraverso l’indizione di stage, progetti bidirezionali, eventi, corsi. Dobbiamo cogliere questa opportunità, i giovani devono continuare a sentirsi parte dell’Italia. Le terze, quarte, quinte generazioni fondano questo interesse all’Italia sul legame affettivo, emotivo, familiare. Sta a noi far sì che a quel legame si aggiunga quello culturale, di studi, di lavoro, di formazione. I pionieri hanno trasmesso l’amore per l’Italia, noi dobbiamo far passare l’amore per lo stile italiano, le produzioni italiane, la cucina e il turismo in Italia”
E questo legame con UN MONDO D’ITALIANI?
“Fin da quando lavoravo in Rai International, nel panorama della stampa di settore mi sono sentita stimolata da questa testata, per il rigore informale, per la professionalità, certo, ma soprattutto per quella capacità empatica di comunicare con i nostri connazionali all’estero. Mi ha colpito questo doppio registro di UN MONDO D’ITALIANI, che da un parte fa informazione, e dall’altra rafforza legami, colora l’informazione, la rende calda, vicina alla gente. Il mix giusto tra cultura e servizio, tra sapere rigoroso e briosa leggerezza, un registro comunicativo di successo che è diventato case history, e sede di stage per l’Università Roma Tre e per altri prestigiosi atenei italiani”.
E’ seguito il battesimo vero e proprio. Il nostro direttore, Mina Cappussi, è diventata la Madrina di Tiziana Grassi vincitrice del Globo Tricolore per l’Italia.
“Alla luce di quello che ci siamo detti, la candidatura da parte di UN MONDO D’ITALIANI mi ha dato una gioia doppia. Da una parte è stato riconosciuto il mio impegno in favore degli italiani all’estero, dall’altra ho avuto la fiducia di una testata di spessore, che ho sempre ammirato per il la preziosa opera che sta portando avanti e per lo stile personalissimo e avvincente. Non mi si poteva fare regalo più bello. Sono grata a UN MONDO D’ITALIANI che mi ha consentito di aggiudicarmi il prestigioso Globo Tricolore. Una testata con la quale si avvia una proficua stagione di produzione con un’opera inusuale che definisce un know how e si suggella un patto di stima reciproca all’interno di un progetto ambizioso, che abbiamo voluto condividere, per una crescita comune. La dott.ssa Cappussi ed io siamo infatti co-autrici di questa opera unica e autentica che uscirà nel 2011, in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia, perché la commemorazione di una tale ricorrenza non può prescindere da quelle che sono state le ondate migratorie degli italiani e perché l’Italia non sarebbe tale senza questo tassello importantissimo, che è la storia dell’emigrazione”.
UN MONDO D'ITALIANI -- ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE
www.unmondoditaliani.com

15.9.10

PADOVA\ aise\ - In città cresce la voglia di spostarsi in bicicletta, soprattutto nelle metropoli, e crescono anche le piste ciclabili che hanno raggiunto nel 2009 il record assoluto di 3.227 km (circa 380 km più del 2008 e 730 km più del 2007). Reggio Emilia e Lodi sono le città più ciclabili d’Italia insieme a Modena, Mantova, Vercelli, Cremona, Forlì, Ravenna, Cuneo, Ferrara e Piacenza. A Padova invece c’è la più alta densità di vie ciclabili, ci sono 140mila spostamenti ciclistici giornalieri, con uno share per i pedali del 17% e l’obiettivo dell’amministrazione comunale di arrivare al 25% nei prossimi cinque anni. A fare il punto sulle "due ruote" in Italia è la ricerca di Legambiente "L’a-bici", che per oltre un anno ha indagato la situazione della mobilità dolce nei capoluoghi italiani, stilando la classifica dei centri più a misura di ciclista. 
La stretta collaborazione che quest’anno, in occasione di ExpoBici, PadovaFiere ha voluto costruire con Legambiente, sottolinea la crescente attenzione dell’evento fieristico sul tema della mobilità sostenibile e della sicurezza dei cittadini che utilizzano la bicicletta per muoversi in città. Come termometro l’associazione ambientalista ha usato l’indice di ciclopedonalità, un nuovo parametro politico che in pratica misura quanto hanno lavorato gli amministratori per integrare i vari mezzi di spostamento all’interno del loro territorio.  Reggio Emilia, infatti, non è la città dove ci sono più chilometri di piste ciclabili e nemmeno quella dove si va di più in bicicletta ma è la città dove ogni 100 abitanti ci sono oltre 30 "metri equivalenti" di percorsi ciclabili, tra piste, zone pedonali e con moderazione di velocità a 30 km/h. Lo studio, che Legambiente ha presentato oggi a Padova alla vigilia dell’apertura dell’ExpoBici, la fiera internazionale dedicata al mondo delle biciclette, mette in evidenza come, aldilà di qualche segnale positivo e alcune eccellenze, la mobilità sostenibile in Italia non sia ancora una realtà diffusa. Infatti, nonostante tra il 2000 e oggi l’estensione delle piste ciclabili urbane italiane sia praticamente triplicata, nello stesso periodo la percentuale di spostamenti urbani in bicicletta - calcolata sul totale degli spostamenti – è rimasta identica: era il 3,8% nel 2000, è il 3,8% adesso. Questo significa che non è sufficiente aumentare i chilometri di piste ciclabili per favorire la ciclopedonalità ma serve una serie d’interventi mirati ad integrare le diverse modalità d spostamento favorendo quelle a basso impatto. Tra questi l’aumento di zone 30kmh, zone a traffico limitato, isole pedonali, cunette, dossi e altri limitatori di velocità delle automobili accompagnati da una semplice e chiara segnaletica orizzontale e verticale, che riducano l’intensità degli ingorghi e accrescano la sicurezza di pedoni e ciclisti. Un sondaggio realizzato da Isfort nel 2007 sottolinea infatti che tanti di quelli che oggi non usano la bicicletta lo farebbero se potessero disporre di una rete di percorsi ciclabili che attraversa le città (26,3%) e se ci fosse meno traffico e quindi una maggiore sicurezza per la viabilità ciclistica (15,6%). Tra le situazioni di eccellenza segnalate da Legambiente c’è Bolzano che ha riorganizzato la modalità cittadina privilegiando i mezzi di trasporto più lenti. 
Sebbene in qualche località chi pedala può stare al passo degli automobilisti (a Padova, ad esempio, ci sono 133,2 km di ciclabile ogni 100 km2 e 286 km di viabilità per le auto) nel loro insieme i comuni capoluogo offrono 13,3 km di ciclabili per 100 km2 di superficie comunale, contro i 222 su cui può scorrazzare chi sta al volante. L’automobile insomma la fa sempre da padrona anche se non è il mezzo più vantaggioso per ogni tragitto. 
Basti pensare che gli italiani effettuano 5 milioni di spostamenti in auto solo per accompagnare a scuola i figli, sebbene l’86% delle famiglie abiti a non più di un quarto d’ora a piedi da asilo, elementari, medie o superiori. 
E ancora: gli spostamenti motorizzati nel raggio di 2 chilometri sono il 30,8% del totale, quelli tra 2 e 5 chilometri (sono il 22%), quelli tra 5 e 10 chilometri sono il 20,6%. Insomma, in oltre il 50% dei casi, una macchina non percorre tragitti superiori ai 5 chilometri. Su queste distanze le biciclette (come anche i piedi e il trasporto pubblico) sono assolutamente concorrenziali e in Gran Bretagna ad esempio il programma "bike it" per la promozione della bicicletta come mezzo per raggiungere la scuola ha fatto salire in un solo anno il numero degli studenti che si spostano in bici dal 10% al 27%. Un uso costante della bicicletta porterebbe poi indubbi vantaggi come l’abbassamento della spesa municipale e familiare per l’automobile, la riduzione del tempo perso negli ingorghi, la diminuzione del rischio sanitario grazie a un’attività fisica regolare, e ancora una minore occupazione di suolo, una maggiore attrattiva del centro città e delle zone commerciali, meno rumore, meno smog, meno emissioni di CO2, una minore aggressione delle sostanze inquinanti al patrimonio monumentale, una riduzione diretta della congestione automobilistica e un indiretto aumento dell’efficienza dei trasporti pubblici. Ferma restando l’esigenza di un’integrata politica dei trasporti urbani, coerente con la frequente promessa degli amministratori di rendere più sostenibile la mobilità nella propria città, secondo Legambiente sono quattro gli ambiti su cui concentrare l’attenzione per favorire una rapida crescita dell’uso della bicicletta. (aise)

12.9.10

di Mina Cappussi –

Il prossimo 18 settembre la Cerimonia di consegna del prestigioso premio presso il teatro Arena del Sole di Bologna. Il 17 la conferenza stampa ai Portici di via Indipendenza. Uomini e donne di talento. Requisito di base: bisogna essere italiani. Requisiti aggiuntivi: aver fatto, scritto, composto, realizzato qualcosa di eclatante. Ed ecco, per ogni nazione, i vincitori dell’edizione 2010. Sono Elena Maria Teresa Calligaro per Cina. Shanghai/Indonesia-Jacarta, Ferdinando Pezzoli per Sudamerica-Santiago del Cile, Lara Mazzoni per la Spagna, Tiziana Grassi e Marco Folegani per l’Italia. La vincitrice per l'Italia presentata da UN MONDO D'ITALIANI.
(UNMONDODITALIANI) Raccontare storie di successo dei connazionali e portarli in Italia per il GLOBO TRICOLORE, premio in formato televisivo-editoriale. E’ questo l’obiettivo ambizioso, ma già ampiamente centrato, di IWW (Italian Women in the World), donne che vivono in ogni angolo del mondo, donne italiane, alla ricerca di uomini e donne di talento. Il requisito di base: bisogna essere italiani. Requisiti aggiuntivi: aver fatto, scritto, composto, realizzato qualcosa di eclatante: essere, cioè, delle eccellenze italiane nel mondo. Il Globo Tricolore è dunque un premio che rappresenta gli “italiani ovunque nel mondo”. Italiani speciali: famosi all’estero ma non in Italia, un tour internazionale, con maestranze e partner italiani per promuovere l’Italia nel mondo, un momento dedicato all’eccellenza italiana: un lungo momento, un continuum di arte, cultura, ricerca, comunicazione, imprenditoria, turismo ed enogastronomia.
Così dopo due tappe nazionali, l’anno scorso a Firenze ed il prossimo 18 settembre a Bologna,ora le IWW (Italian Women in the World) sono pronte a volare Oltreoceano, in Brasile a San Paolo per la terza edizione del Premio 2011. Non a caso “AmiciOltreOceano” è il titolo scelto per il documentario e per il Book Celebration che IWW dedica agli italiani nel mondo. Deus ex macchina di questa colossale macchina organizzativa è la giornalista Rai, Patrizia Angelini, ideatrice del premio e della rete femminile che lo sottende. “Il premio – spiega la Angelini - è organizzato da IWW - l'associazione che ho l’onore di presiedere - in collaborazione con Il Resto del Carlino, Unioncamere Emilia-Romagna, Assocamerestero. E' uno spettacolo in diretta tv, che premia i nostri talenti italiani ed una bella vetrina per il made in Italy, in vista del 2011 ANNO ITALIA/BRASILE".
UN MONDO D’ITALIANI ha un ruolo speciale su quel palcoscenico, perché è grazie alla presentazione del nostro quotidiano internazionale che è stata candidata la vincitrice del Globo Tricolore per l’Italia, la giornalista ed esperta di emigrazione, Tiziana Grassi. In diretta radiofonica, UN MONDO D’ITALIANI si collegherà con la Radio Nazionale Argentina, all’interno del programma ORA ITALIA, condotto da Magalì Pizarro, per parlare del Premio, dei vincitori, per riportare curiosità e anticipazioni dietro le quinte ed intervistare i protagonisti dell’edizione 2010 dell’evento che porta la firma di Patrizia Angelini.
UN MONDO D'ITALIANI -- ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE

8.9.10



Il Centro Culturale Laurentum, ideatore del Premio Laurentum per la poesia, annoverato tra le più prestigiose competizioni letterarie in Italia, indice la seconda edizione del Premio Laurentum Italiani nel mondo. L'iniziativa è nata in risposta al grande interesse che il Premio Laurentum ha suscitato presso i connazionali all’estero e si avvale dal patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.


Il Premio Laurentum Italiani nel mondo è rivolto agli italiani residenti all’estero e agli oriundi, che possono concorrere con poesie in lingua italiana e in vernacolo - con riferimento ai dialetti italiani-, e si propone, in coerenza con le linee guida strategiche della politica di programmazione culturale del Ministero, di diffondere e promuovere, presso gli italiani nel mondo, la lingua e la cultura italiana.
La partecipazione è gratuita ed è possibile iscriversi online, compilando una semplice scheda di adesione con i propri dati e allegando le proprie poesie in un massimo di tre opere per autore. In alternativa gli elaborati potranno essere inviati tramite posta all’indirizzo: Centro Culturale Laurentum - Casella Postale n°189 - 00128 Roma Spinaceto, ITALIA


La poesia vincitrice verrà selezionata dalla prestigiosa Giuria del Premio Laurentum, presieduta da Gianni Letta e composta da eminenti protagonisti del panorama culturale italiano: Angelo Bucarelli, Corrado Calabrò, Gianluca Comin, Maurizio Cucchi, Simona Izzo, Raffaele La Capria, Mauro Mazza, Francesca Merloni, Mauro Miccio, Maria Rita Parsi, Davide Rondoni, Roberto Sergio e Maria Luisa Spaziani.
È importante segnalare che il vincitore del concorso avrà la possibilità di viaggiare a Roma per partecipare alla premiazione grazie alla gestione del Centro Culturale Laurentum.
Per partecipare al Premio Laurentum Italiani nel mondo che scade il prossimo 15 ottobre  2010 è necessario leggere attentamente il regolamento.


SCARICA IL REGOLAMENTO: regolamento italiani nel mondo.pdf

7.9.10

Università di BolognaTra i giovani laureati residenti all’estero iscritti al Master in “Storia e Cultura dell’alimentazione” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna per l’anno accademico 2010-2011 (scadenza dell’iscrizione: 30 settembre 2010), ne saranno selezionati due, ai quali destinare un contributo regionale per un importo massimo di 6 mila euro.
La stessa cifra sarà messa a disposizione dalla Regione per due giovani laureati residenti all’estero tra quelli iscritti al master “Tutela e conservazione dei beni culturali italiani all’estero” presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Parma (scadenza 25 settembre 2010).In base alla delibera della Giunta regionale che ha approvato il bando per la selezione, i giovani prescelti dovranno presentare domanda alla Regione Emilia-Romagna entro il 10 ottobre 2010 per ottenere il contributo che consentirà loro di limitare le spese della propria permanenza in Italia. Il contributo coprirà le spese relative ai costi di iscrizione e frequenza del Master, del biglietto aereo di andata e ritorno, dell’acquisto di materiale didattico, cancelleria e copie.
La domanda contiene un’attestazione sul collegamento con le attività di un’associazione all’estero iscritta all’elenco regionale, firmata dal presidente della stessa.
L’alloggio per la permanenza a Bologna e Parma verrà garantito presso studentati gestiti dall’Azienda regionale per il diritto allo studio Er-Go, che fornirà anche buoni pasto nella misura di 200 euro complessivi, da utilizzare presso le mense convenzionate.

Qui di seguito il link al bando:

Fac-simile di domanda

di Simona Aiuti -

Toscano alla vecchia maniera, tempra d’acciaio, capace di scavalcare una guerra, di “biciclettarci” all’interno, scollinarla e tornare a vincere in un’età non più verdissima con quel ghigno inconfondibile! Non smise mai d’allenarsi anche durante il conflitto bellico e collaborò con la Chiesa per aiutare alcuni ebrei, sfruttando la sua veste da atleta, nascondendo biglietti e messaggi nella canna della sua bici.

(UNMONDODITALIANI) Il “Ginaccio” fu ilcampione eroico di una volta, probabilmente il più famoso e fiero rivale di Fausto Coppi. I duegareggiarono anche nella stessa squadra, la Legnano, per poisepararsi e difendere i colori delle principali industrie: la Legnano appunto e la Bianchi, ma sempre rivali e mai nemici.
Divisero l'Italia in due, creando delle tifoserie leali fra sostenitori dell’uno e sostenitori dell’altro; ma in ogni caso i due solcarono con le loro pesanti biciclette alcune delle più famose pagine della storia del ciclismo.
Mitico è il famoso passaggio della borraccia al Tour de France del 1952: un'immagine che è diventata per tutti il simbolo della solidarietà tra due colossi. Mai Bartali si sarebbe tirato indietro davanti alla difficoltà dell’avversario, e la sua carriera ciclistica fu una delle più lunghe e piene di successo nella storia del ciclismo internazionale; si svolse in pratica dal 1935, quando si laureò campione d'Italia, fino al 1954: ventisette anni sempre in sella a macinare chilometri sotto il sole e in mezzo alla polvere.
Salì in sella alla bici per la prima volta a tredici anni, e dimostrò sempre d’avere un cuore e due polmoni d’acciaio a quarant’anni suonati, sfidando le più irte salite. A partire dal 1935 Bartali cominciò ad inanellare una serie di vittorie a catena, culminate l'anno successivo, salendo sul podio del Giro d’Italia. Su Bartali e le sue impresesono stati scritti libri, centinaia di articoli e canzoni, come quellaceleberrima di Paolo Conte, e anche ilCinema, con il grande attore Pierfrancesco Favino, gli hanno reso l’onore che meritava. Uomo di gran cuore e di indimenticabile schiettezza, semplice nel senso più elevato del termine, profondamente amato per la sua purezza di cuore e capace di riprendersi anche da gravissimi infortuni: si rialzò sempre e sembrava una locomotiva!
Bartali si è spento il 5 maggio 2000. Il giorno del suo commiato dal mondo, nella camera mortuaria dellachiesa di S. Piero in Palco, nella fiorentina piazza Elia Dalla Costa, intorno alla sua bara sfilarono per tutta la giornata centinaia di persone giunte da ogni località per dargli l'ultimo saluto.
UN MONDO D'ITALIANI -- ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE